Un episodio grave che fa scoppiare ancora una volta il problema sicurezza. Il bus devastato e l’aggressione a sprangate al conducente hanno fatto emergere la fragilità del sistema messo in piedi attorno agli eventi che di sport ormai hanno davvero poco. Cresce la percezione della paura in contesti e situazioni che dovrebbero essere di aggregazione. Gli antidoti messi in campo hanno dato prova di non essere abbastanza efficienti. Infatti mentre i tifosi del Trapani mandavano in frantumi i vetri del bus di Atam e se la prendevano con il conducente, le vetture delle forze dell’ordine seguivano a pochi metri il percorso. Ferma la posizione dell’Azienda di trasporto pubblico locale che da tempo chiede interventi più incisivi.
«Fino a quando non verrà garantita la presenza a bordo degli agenti delle forze dell’Ordine, Atam non intende mettere a disposizione uomini e mezzi in occasioni dei match. Non possiamo esporre i nostri dipendenti a questo genere di rischio», dicono i vertici della società di proprietà del Comune. Una scelta annunciata nei concitati minuti seguiti all’aggressione all’autista dell’Azienda e confermata anche dopo 24 ore.
E dai rappresentanti del sindacato arrivano gli attestati di solidarietà e vicinanza. Le sigle (sarebbe stato bello di fronte ad un gesto così pesante un documento condiviso) espressioni delle diverse forze sindacali presenti in Azienda hanno condannato la vicenda e al tempo stesso chiesto un vertice in Prefettura. I rappresentanti dei lavoratori chiedono di non essere lasciati soli. Chiedono gesti concreti alle istituzioni.
«Ancora una volta un lavoratore dei trasporti aggredito durante lo svolgimento del servizio» tuonano i rappresentanti del presidio territoriale e del direttivo aziendale della Fit Cisl che «condannano il vile gesto e rilanciano sul tema “sicurezza” che vede l'organizzazione sindacale impegnata a livello nazionale con il governo centrale e le associazioni datoriali per avere norme più stringenti atte a dissuadere tali gesti e introdurre controlli per la sicurezza del personale nei trasporti in modo particolare su quello pubblico locale e quello ferroviario. Non è accettabile che ci siano sempre più atti di violenza nei confronti del personale dei trasporti. Non è la prima volta che si verificano anche in città questi episodi». Proseguono i rappresentanti della sigla: «La Fit Cisl continuerà a incalzare i vari livelli istituzionali e datoriali per arginare un fenomeno dilagante a salvaguardia della sicurezza dei lavoratori. Intanto al conducente coinvolto nell’incidente esprimiamo solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione».
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