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Armi avvolte in giornali dentro ad una casa accessibile a chiunque: denunciata una 60enne di Seminara

Erano illegalmente detenute, la donna non aveva mai neppure ottenuto il porto d'armi. E' stata denunciata, come anche un uomo di Delianuova e uno di Sinopoli

I Carabinieri della Compagnia di Palmi hanno portato a termine una serie di controlli in più Comuni, per accertare la regolarità della documentazione necessaria alla detenzione e al porto di armi da fuoco. All’esito dei numerosi accertamenti, prevalentemente regolari, hanno denunciato 3 persone: un uomo di Delianuova, uno di Sinopoli, trovati entrambi in possesso di munizioni mai denunciate, e una donna originaria di Seminara che deteneva armi da fuoco e cartucce senza alcun titolo.

In particolare, quest’ultima aveva in suo possesso una pistola, un fucile da caccia e 60 munizioni all’interno della sua abitazione a Seminara. All’atto del controllo da parte dei militari della Stazione, è stato accertato come non solo la signora non avesse mai ottenuto il porto d’armi ma anche che tale abitazione, che lei stessa frequenta saltuariamente poiché residente in Veneto, risultava pressoché in disuso e accessibile a chiunque con minimo sforzo. Il materiale rinvenuto era avvolto semplicemente in un giornale, senza alcun tipo di misura di sicurezza atta a prevenire il furto da parte di terzi, dovere esplicito di ogni detentore di armi previsto dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Riguardo ai due uomini invece, i carabinieri, nel corso dei controlli, hanno rilevato che la quantità di particolari munizioni a palla unica in loro possesso era superiore a quella denunciata. I 3 soggetti sono quindi stati segnalati all’Autorità Giudiziaria di Palmi ed è scattato il sequestro delle loro armi e delle munizioni.

Ulteriori controlli hanno consentito anche di sequestrare 2 fucili da caccia, riconducibili a due distinte persone decedute. Infatti, i militari hanno rinvenuto le armi nelle abitazioni dei defunti genitori che le detenevano senza alcun titolo, come emerso da successivi approfondimenti, all’insaputa degli eredi.

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