La sanità in Calabria e nella Locride è stata sempre al centro di polemiche per disservizi e casi di malasanità generati da mille variabili. Tuttavia ci sono anche storie a lieto fine, che meritano di essere raccontate grazie al personale medico che spesso, vista la storica carenza di uomini e mezzi, lavora metaforicamente “a mani nude”.
Ad evidenziare una esperienza positiva ci ha pensato il torinese Lamberto Siviero, che questa estate ha vissuto momenti drammatici quando sua moglie, la signora Pierangela Ferro Milon, è stata «portata d’urgenza in Pronto Soccorso per un’ernia ombelicale permagna incarcerata molto voluminosa». Dal pronto soccorso all’intervento chirurgico fino alla degenza per ben 66 giorni in terapia intensiva, il signor Lamberto e la signora Pierangela hanno potuto registrare «grande attenzione e tanta professionalità».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio
Caricamento commenti
Commenta la notizia