Il processo “Miramare bis”, in cui è imputato per abuso d’ufficio il sindaco Giuseppe Falcomatà, è entrato nel vivo. E l’ha fatto con un’udienza scoppiettante. Ieri mattina, infatti, nell’aula bunker del viale Calabria la Procura della Repubblica, rappresentata dal procuratore aggiunto Stefano Musolino, ha messo sul tappeto i suoi assi (i tre testimoni d’accusa); la difesa di Falcomatà ha provato a vincere facendo “all in” presentando un’eccezione preliminare con l’avvocato Marco Panella, il quale ha formulato richiesta, ex art 129 c.p.p., per ottenere dal Tribunale la declatoria immediata di non punibilità dell’imputato per insussistenza del fatto. Altrettanto logica la risposta del Tribunale presieduto dal giudice Tovani (a latere Me e Costantino) che ha respinto la richiesta della difesa con la motivazione che non è stata ancora depositata la sentenza di Cassazione del processo Miramare e per quanto riguarda l’elemento soggettivo del danno allo stato sarebbe impossibile fare una valutazione senza un’istruttoria. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio