È stata un’esperienza formativa quella dei sette studenti del Liceo delle scienze umane e linguistico “Mazzini” di Locri, accompagnati dalla prof. Federica Malara e dal collaboratore esterno Bruno Panuzzo, che sono stati ospiti mercoledì sera della puntata speciale di “Porta a Porta” dedicata alle vittime di mafia con testimonianze in studio e in collegamento. Il programma di Bruno Vespa ha dato anche voce a studenti di scuole “di frontiera” che vivono quotidianamente il problema, ma che non si arrendono, anzi, si attivano per denunciarlo e debellarlo. Il “Mazzini”, diretto dal dirigente scolastico Francesco Sacco, è stato selezionato perché ha una lunga e consolidata tradizione nel campo dell’educazione alla legalità. All’indomani dell’omicidio di Francesco Fortugno, è stata scelta, infatti, come scuola-polo per la commemorazione del triste evento ed ogni anno il 16 ottobre è stata rinnovata la memoria del vicepresidente del Consiglio regionale alla presenza delle più alte cariche dello Stato. Il progetto “Il Cammino della legalità” ha creato all’interno della scuola un percorso di eventi e attività in cui i giovani sono stati protagonisti di un percorso di studio e approfondimento sul tema della legalità che li portati a una maggiore consapevolezza della coscienza individuale e collettiva. Infine l’opera “Abbasso la ’ndra”, presentata al Salone del libro di Torino, realizzata in modalità “Book Box”, con supporto letterario e multimediale, ha presentato al grande pubblico la Locride “positiva”, Attraverso il lavoro realizzato dai ragazzi il territorio è infatti raccontato e fatto conoscere per le sue peculiarità più belle: la laboriosità e l’ingegno di tanta gente onesta. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio