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Operazione “Lady”, due condanne a Reggio per sfruttamento della prostituzione

Due condanne, dalle proporzioni contenute rispetto alle pesanti richieste del Pubblico ministero, per due cittadini stranieri coinvolti nell'operazione “Lady” e gravati dall'accusa di sfruttamento della prostituzione per il reato di favoreggiamento alla prostituzione. Entrambi davanti al Gup Vincenzo Quaranta, in accoglimento delle argomentazioni difensive, il rumeno A. T. è stato condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione con pena sospesa ed immediata scarcerazione; 2 anni 2 mesi e 20 giorni di reclusione per il secondo imputato, anche lui di nazionalità rumena, che resta ai domiciliari. I due rumeni sono stati difesi rispettivamente dagli avvocati Giuseppe Gentile ed Attilio Parrelli.
L'operazione risale allo scorso mese di giugno quando i Carabinieri della Compagnia di Reggio-città hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di quattro persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione. Gli altri due imputati hanno scelto il processo con rito ordinario e sono in dibattimento.
L’attività investigativa, secondo le contestazioni degli inquirenti, ha consentito di acquisire elementi indiziari utili in merito all’esistenza di un mercato dedito all’attività di sfruttamento della prostituzione di ragazze di origine rumena, di giovane età, da parte di propri connazionali, nei pressi della Stazione ferroviaria “Reggio Calabria Centrale” e nell'area di piazza Duomo.

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