Rischia di avere ripercussioni sulla trasformazione della Port Agency di Gioia Tauro in impresa ex art. 17 Legge 84/94 per la fornitura di lavoro temporaneo alle imprese portuali, sulla cui costituzione si era detta possibilista nelle scorse settimane l’AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, guidata dall’ammiraglio Agostinelli, il recente diniego dell’Antitrust e della Corte dei Conti alla partecipazione societaria dell’AdSP di Taranto (Mar Ionio) nel varo di un’altra agenzia del lavoro a chiamata, sempre ex art. 17, pur essendo riconosciuto all’ente il ruolo di organo di controllo. Anche per la società che si intende creare al porto di Gioia e che avrà al suo interno circa 77 unità è infatti prevista, nella prima fase di sperimentazione, della durata di 12 mesi dall’avvio, la compartecipazione dell’AdSP sottoscrivendo il 49% del capitale sociale mentre la restante parte del 51% dovrà essere sottoscritta in parti uguali dalle imprese autorizzate. Salvo dismettere le proprie azioni che dovranno essere sottoscritte dalla parte privata a conclusione del sopracitato periodo, considerata la natura per l’appunto esclusivamente privatistica della società. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio