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Rifiuti, a Reggio dopo due anni la svolta non c’è: il settore sta continuando ad arrancare

La differenziata in stallo al 40%, il nodo irrisolto degli impianti e un contenzioso infinito

Sono esattamente due anni che la società piemontese Teknoservice è arrivata in città e ha preso il posto di Avr. Accompagnata dai migliori propositi per risolvere il problema spazzatura che da anni affligge Reggio, nel corso del tempo si è scontrata con la grave situazione dell’impiantistica regionale e soprattutto con le difficoltà di organizzazione del servizio sul territorio cittadino.
A distanza di due anni la situazione della raccolta differenziata non è sensibilmente migliorata. Anzi, i dati in possesso del Comune parlano di un sostanziale stallo intorno al 40% della differenziazione della spazzatura, che in termini tecnici significa che Palazzo San Giorgio continua a pagare somme altissime per il conferimento dell’immondizia negli impianti. Costi, questi, che sono tutti a carico dei contribuenti ma con scarsa capacità di riscossione da parte dell’ente.
Il miglioramento più marcato è nella frazione umida dei rifiuti che sembra quasi raddoppiata rispetto al passato, ma al tempo stesso pesa parecchio la presenza dell’indifferenziato che è quello che costa di più per lo smaltimento.

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