L’export, con il settore della chimica e della filiera del bergamotto su tutti; l’agroalimentare e la meccanica con la bella realtà di Hitachi. Sono questi i punti di forza del territorio metropolitano di Reggio Calabria mentre, nonostante qualche segnale di progresso, altri importanti indicatori dell’economia reggina segnano una distanza dai valori medi del paese: dal tasso di disoccupazione, anche giovanile, troppo alto rispetto alla media nazionale alla ricchezza pro-capite decisamente più bassa. «Nonostante, nel 2022 il trend sia stato generalmente positivo, c’è anche tanto da recuperare e per riuscire bisogna, in uno spirito di collaborazione, convogliare intorno ai nostri punti strategici politiche di crescita comuni; la necessità è quella di definire progettualità capaci di migliorare la competitività delle nostre imprese, accrescendo anche la domanda di lavoro», così il presidente della Camera di commercio Antonino Tramontana.
L’occasione è la presentazione, all’Ente camerale, dei dati sull’andamento dell’economia nel territorio metropolitano riferiti all’anno 2022, con anticipazioni sull’anno in corso, e di rafforzare il dialogo e il confronto con tutti gli stakeholder sugli obiettivi della prossima programmazione. Ad arricchire l’appuntamento annuale, anche la premiazione di quattro imprese che si sono aggiudicate l’edizione 2023 del Bando “Premi per l’innovazione”.
Nel 2022, pari a 9,3 miliardi di euro, è cresciuto del +6,9% rispetto al 2021, variazione quest’ultima superiore alla crescita dell’intera regione e in linea con il dato nazionale. I progressi realizzati nel 2021 e nel 2022 hanno consentito di recuperare completamente le ingenti perdite occorse nel 2020. Il reddito pro-capite si attesta a 18.020 euro (60,7% della media nazionale; +8,0% rispetto al 2019).
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio
Caricamento commenti
Commenta la notizia