Processo “Sansone”: in Corte d'Appello a Reggio Calabria tre assoluzioni con formula piena, «per non avere commesso il fatto» – Andrea Palermo (difeso dagli avvocati Giacomo Iaria e Luigi Romeo), Lorenzo Sottilotta (avvocato Basilio Pitasi) e Antonio Sottilaro (avvocato Pasquale Foti) – ed una condanna, rideterminata a 25 anni di reclusione, a carico di Pasquale Bertuca, difeso dagli avvocati Basilio Pitasi e Marco Aragona, che ha beneficiato di una riduzione della pena di 5 anni rispetto alla precedente decisione in virtù del riconoscimento della continuazione tra le parallele sentenze “Meta” ed “Olimpia”. La Corte d'Appello ha indicato «in 90 giorni il termine per il deposito della motivazione».
L'inchiesta “Sansone” ha coinvolto complessivamente nei diversi filoni processuali una quarantina di persone fu condotta dalla Procura antimafia di Reggio in sinergia con i Carabinieri, e ruotava attorno a due temi d'accusa: un gruppo di reggini del quartiere Archi che avrebbe formato la rete di protezione della “primula rossa” (all'epoca dei fatti) Domenico Condello (classe 1956); e la ricostruzione dei clan di 'ndrangheta egemoni di Villa San Giovanni, nello specifico la cosca Bertuca che esercitava una asfissiante pressione estorsiva.
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