Si conclude oggi, a Placanica, la seconda edizione del “Revivamus Bethleem-Un Viaggio nel tempo" una manifestazione di grande impatto sociale organizzata, nel caratteristico borgo reggino, sotto la guida e la direzione artistica della Pro Loco nata appositamente nel marzo 2023 con lo scopo di far crescere tale evento L'iniziativa, infatti, è stata ideata e realizzata lo scorso anno nell’ambito delle festività natalizie su proposta della Parrocchia di Placanica, ma ha registrato subito la partecipazione dell’intera comunità, ricevendo tali consensi e riconoscimenti da poter essere certamente collocata tra le manifestazioni più apprezzate della Locride.
L’impatto della Pro Loco
La Pro Loco è stata costituita per la prima volta a Placanica proprio per dare una spinta propulsiva a questa manifestazione che nella sua prima edizione ha raccolto tanti positivi riscontri. È composta dal presidente Nicola Raschellà, dal vicepresidente Armando Chiera, dal segretario Emidio Fragomeni, dal tesoriere Nicola Franco e dai conconsiglieri Daniele Audino, Monica Audino, Agnese Bava, Giuseppe e Vincenzo Franco, Pietro Iacopetta e Lucio Alessandro. L'intento è preciso: quello di valorizzare e promuovere le eccellenze locali, contribuendo alla crescita sociale e culturale di tutti e particolarmente di collaborare all’organizzazione del Presepe Vivente che, appunto, nella sua prima edizione aveva coinvolto l’intera cittadinanza.
Un viaggio nel tempo
Un evento che può essere considerato una sorta di viaggio nel tempo il cui unico fine è quello di ricreare un’ambientazione unica e suggestiva che possa riportare il visitatore indietro, nel passato, facendo rivivere emozioni e sentimenti legati alla Natività. Un modo per fare sentire il cittadino, prima di tutto, parte di quel particolare contesto, lontano dalle tecnologie del mondo moderno. Lo scopo è quello di creare una specie di “set cinematografico” e fare sentire tutti parte di esso, far respirare i profumi e le emozioni che ogni angolo del piccolo borgo antico riesce a ricreare. Il tutto con una cura estrema del dettaglio: dagli oggetti, ai vestiti, all’aspetto dei figuranti del presepe vivente che è parte integrante dell'importante evento.
Boom di presenze
Questa seconda edizione di “Revivamus Bethleem” si conclude, appunto, oggi, con il passaggio di una luminosa stella cometa che annuncerà la nascita di Gesù e l’arrivo dei Re Magi. Un evento che riesce a mettere assieme una intera comunità e che grazie al notevole impegno organizzativo è già riuscito ad ottenere risultati importanti sia in termini di presenze che di riconoscimenti richiamando nel borgo di Placanica migliaia di persone, toccando le punte massime nella giornata iniziale del 26 dicembre e, poi, in quella del 30 dicembre. Veramente un autentico boom per il piccolo centro che conta normalmente poco più di 1000 abitanti. Le visite di tanti cittadini, arrivati a Placanica da molti centri della Locride, già nei giorni scorsi hanno creato grandi aspettative per la serata conclusiva e molti attendono con entusiasmo di assistere al passaggio della luminosa stella cometa, simbolo dell’annuncio della nascita di Gesù e dell’arrivo dei Re Magi.
Un paese tutto da scoprire
Placanica è sicuramente un paese da scoprire. D'altra parte piaceva molto ai grandi viaggiatori ed artisti del passato, tra i quali è doveroso segnalare lo scrittore e illustratore inglese Edward Lear, che rimase affascinato dai suoi angoli di suggestiva bellezza, incastonati in una cornice naturale che regala al visitatore i colori più belli, dall'azzurro intenso del mare, al verde delle montagne ed al caratteristico color argilla delle vecchie case, coi tetti coperti dalle tipiche tegole che si usavano nel tempo passato.
I tesori
Il Comune di Placanica, peraltro, è stato il primo comune vincitore del premio "Borghinfiore", iniziativa nata nella Locride più di venti anni addietro e indirizzata alla valorizzazione dei centri storici. Un piccolo borgo, quello di Placanica ma ricco anche di interessanti "tesori" quali, ad esempio, la chiesa di San Basilio Magno che ospita una tela di San Gennaro datata al 1600, un Tabernacolo di presumibile scuola Gaginesca, ed un Busto ligneo raffigurante Sant'Emidio patrono del Paese, ad opera di V. Zaffino. Placanica è anche famosa per avere ospitato Tommaso Campanella nel Convento dei Frati Dominicani, annesso alla chiesa di Santa Caterina, nel quale si tramanda che il filosofo nato a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi e ipocrisia, prese i voti.
Borgo in festa
Adesso Placanica è illuminata proprio dalla manifestazione "Revivamus Bethleem" ed è decisamente suggestivo percorrere le stradine del borgo vestite a festa, rischiarate da tante fiaccole ai lati delle viuzze, animate dagli abitanti che indossano gli antichi abiti di un tempo “interpretando” mercanti, centurioni e suonatori di zampogna. E poi c’è un via vai di donne con il tradizionale cesto in testa, mentre altre impastano il pane come si faceva una volta. Un vero spettacolo nello spettacolo che ammalia e coinvolge e che certamente merita di essere collocato tra gli eventi di punta delle festività natalizie dell'intera Locride.