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Ex Fiera di Reggio, 500 giorni per ultimare i lavori partiti già in ritardo

Gli scheletri degli enormi capannoni campeggiano in mezzo all’ampio parco, mentre in sottofondo si sente lo sciabordio delle onde che si infrangono sulla spiaggia di un noto lido cittadino.
Solo poche decine di metri dividono questo luogo, fatto di macerie e sporcizie, dall’azzurro intenso del Mediterraneo che in questa zona lambisce la strada che collega Pentimele alle rampe di accesso al porto e al centro.
L’area dove sorge l’ex Fiera di Pentimele è un posto davvero incantevole. In mezzo a tanta bellezza, circondata e ferita da una quantità di cemento direttamente proporzionale, sorge l’area nella quale l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà intende investire 4,5 milioni di euro. Soldi che da Palazzo San Giorgio vogliono impiegare per la riqualificazione dell’intera area di 33mila metri quadri. Il progetto è ambizioso: il 60% dovrebbe essere adibito a spazi verdi; e poi la realizzazione di campi polivalenti, spazi per manifestazioni pubbliche, percorsi pedonali ed attrezzature per lo sport all'aperto; e addirittura «la rigenerazione di tutti i rifiuti prodotti nell’area che saranno recuperati in sito, con macchinari aziendali».
Due giorni fa il primo cittadino si era fatto immortalare progetti in mano insieme ai suoi più stretti collaboratori al sopralluogo per la consegna dell’area annunciando (con molta enfasi) l’avvio dei «lavori di riqualificazione dell’ex Fiera di Pentimele – ha spiegato il sindaco Giuseppe Falcomatà –. Un intervento che punta a ricucire una ferita aperta nel cuore della nostra città per troppo tempo. Oggi sono iniziate le demolizioni di tutte le strutture per restituire quest’area alla piena fruibilità dei cittadini».

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