Dall’avvocato Marco Gentile riceviamo la seguente comunicazione: «Sono il sig. Herbert Catalano, titolare della ditta aggiudicataria dei lavori "riqualificazione ex Fiera agrumaria". Ho letto l'articolo pubblicato dalla Vostra testata giornalistica e, con immenso stupore e sorpresa, ho appreso quanto fatto dalla consigliera Angela Marcianò. Visto il post diffamatorio rivolto principalmente all'amministrazione e, di riflesso, anche alla mia azienda, devo contestare tutto quanto affermato perché falso e tendenzioso. In particolare, tengo a precisare che l'ex Fiera agrumaria, alla data di consegna dei lavori (venerdì 12/1/24) era infestata dalla vegetazione e, come prima attività, l'impresa da me amministrata ha proceduto alla cantierizzazione dell'area (predisposizione delle recinzioni, delle segnaletiche nonché della pulizia esterna e sfalcio erba) il lunedì successivo, ovvero il 15 gennaio u.s. Dal primo accesso in cantiere non è emersa, come affermato dalla consigliera di opposizione, la presenza massiccia di amianto, atteso che gran parte dell'area dell'ex Fiera agrumaria non è edificata e l'attività della mia azienda si è svolta esclusivamente all'esterno delle strutture (di cui solo una, a vista, appare presumibilmente realizzata con il soffitto in parte di amianto cemento, di cui però occorrerà comunque fare la cantierizzazione prima di poterlo affermare con certezza). Tengo altresì a precisare che il video e le foto per conto della consigliera Marcianò sono state eseguite il 17 gennaio alle ore 14, dunque solo dopo 2 giorni lavorativi quando ancora non era stata delimitata interamente la grande area oggetto di intervento. Posso comprendere bene il gioco dei ruoli che oggi vede la consigliera Marcianò accanirsi contro l'amministrazione per trarne beneficio elettorale, ma non posso giustificare l'aggressione verso chi del proprio lavoro fa un vanto. Affermare che le imprese che eseguono i lavoro ricevano "elargizioni" è altamente lesivo della dignità e professionalità nonché contrario ai princìpi etici miei e della mia azienda. La mia azienda lavora in tutta Italia col pubblico e col privato per via dell'alta professionalità (con personale in maggioranza di origini reggine e con macchinari all'avanguardia) e l'affermazione della consigliera di ricevere elargizioni, oltre ad essere falsa, è altamente lesiva dell'immagine mia e della mia azienda per cui provvederò a tutelarmi nelle sedi opportune».