L’amico e socio in affari straniero della ‘ndrangheta è finito in manette. È infatti terminata in quella Spagna negli ultimi anni paradiso per soggiorni dorati di diverse “primule rosse” della ‘ndrangheta, la latitanza di Karim Bouyakhrichan, olandese di origini marocchine, considerato il grande leader delle cosche della cosiddetta “Mocro Maffia”, la mafia marocchina. Clan criminali e spietati ritenuti tra i più potenti in Olanda e ,a capaci di insinuare filiali in tutta Europa, Nord Africa e persino in America e nel Golfo Persico.
Karim Bouyakhrichan, alias “Taxi”, latitante da tempo e ricercato in tutta Europa, è stato arrestato dalla Polizia nazionale iberica al termine di un’articolata indagine coordinata con l’Europol e con autorità di altri Paesi europei. L’ormai ex fuggiasco, accusato di traffico internazionale di grandi quantità di cocaina e droghe sintetiche, grazie alle quali avrebbe riciclato più di sei milioni di euro, è stato individuato e ammanettato nella zona intorno alla città di Marbella, sulla Costa del Sol spagnola.
Tra i suoi soci nel traffico su vasta scala di ingenti quantitativi di droga (cocaina in primis) col crimine organizzato calabrese figurerebbero, si desume da indagini sviluppate almeno nell’ultimo decennio dalle Polizie di mezza Europa, anche personaggi di alto livello di alcuni clan della Locride. Clan tra l’altro da anni radicati e ramificati anche in alcune regioni del Nord Italia e all’estero, in particolare, in Olanda, Germania, Belgio e Lussemburgo. Organizzazioni criminali in grado di avere un importante controllo sui due più strategici porti europei come Rotterdam e Anversa, guarda caso, quelli di cui Bouyakhrichan si serviva per far giungere a destinazione ingentissimi quantitativi di sostanza stupefacente.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Caricamento commenti
Commenta la notizia