La Reggina si è fermata proprio nel momento in cui sembrava aver trovato la strada giusta con cinque vittorie consecutive. Nelle prime due gare del girone di ritorno è stato conquistato un punto: stesso bottino dei due turno dell’andata, quando c’erano svariate attenuanti a giustificare gli insuccessi. Sia contro il San Luca che con il Siracusa la squadra non è riuscita a capitalizzare le occasioni che ha avuto, ottenendo meno di quanto avrebbe meritato. Non è però un caso che a decidere nei minuti finali una sfida equilibrata come quella del “De Simone” sia stato il capocannoniere del campionato Alma, in una gara in cui agli aretusei mancavano Aliperta, Russotto e Maggio. A dimostrazione che, almeno chi sta molto in alto, ha più di un giocatore in grado di fare la differenza davanti. In prima linea la Reggina ha chiari limiti. I numeri dicono che l’attacco amaranto è il quartultimo del campionato, considerando le reti segnate sul campo. Tra dicembre e gennaio si è fatto poco sul mercato probabilmente perché poteva avere poco senso investire risorse in una stagione ormai compromessa. Nessun giocatore di prima fascia è arrivato per il reparto avanzato. Una scelta conservativa, anche comprensibile e logica, che diventa un ulteriore carico di pressione in vista della prossima stagione. In attesa di capire che aria tira quest’estate in fatto di ripescaggi, c’è l’obbligo di preparare un futuro che sia necessariamente vincente. Non è colpa di questa società se la Reggina si trova in Serie D e neanche se si è arrivati ad un’iscrizione maturata soltanto l’11 settembre. A breve, però, partirà un’altra storia. Ci si aspetta una squadra (soprattutto nel momento in cui dovesse riacquistare ufficialmente il proprio nome) che, già dal calciomercato estivo, metta pressione a tutte le concorrenti. Nessun torneo si vince in estate, ma negli ultimi anni del girone I di Serie D la presenza di tanti club importanti in fase di ripartenza dopo una mancata iscrizione e le loro manovre di mercato hanno da subito messo in discussione le ambizioni di tutte le altre. Prendere il meglio sul mercato è, inoltre, un modo per toglierlo agli altri.