A distanza di 14 anni dall’inizio del procedimento penale “Imelda” e dopo aver scontato 4 anni in regime di alta sicurezza, Sebastiano Rechichi, originario di San Luca e residente in Germania, è stato assolto dalla Corte di appello di Reggio Calabria dal reato di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale con la formula “per non aver commesso il fatto”. La decisione dei magistrati reggini, che hanno recepito le argomentazioni difensive rappresentate dagli avvocati Domenico Putrino e Caterina Albanese, è giunta nei giorni scorsi al termine del processo di rinvio disposto dalla Corte di Cassazione, con il quale è stata annullata la condanna a 12 anni di reclusione inflitta dalla precedente sentenza di un’altra sezione della Corte di appello nel 2019. Secondo l’accusa originaria della Procura distrettuale reggina Sebastiano Rechichi sarebbe stato il presunto braccio destro di alcuni soggetti di San Luca in Olanda e in Germania, dove avrebbe mantenuto i rapporti con alcuni presunti acquirenti internazionali grazie alla sua conoscenza di cinque lingue.
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