Un approccio nuovo, integrato e completo per dare risposte alle richieste di assistenza sanitaria da parte dei cittadini. L’Azienda sanitaria provinciale con un atto programmatorio mette le basi di un percorso che possa finalmente fare acquisire nei cittadini dell’area metropolitana la consapevolezza che l’assistenza sul territorio esiste soprattutto per i soggetti fragili, compromessi, con neoplasie o comunque over 65. Per questo sarà istituito un nuovo dipartimento: quello della fragilità. Verrà creato un coordinamento al quale parteciperanno i rappresentanti dei 4 ospedali dell’Asp, un rappresentante all’uopo incaricato dell’Azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli, un rappresentante del terzo settore, un rappresentante delle associazioni di volontariato oltre ai rappresentanti degli otto distretti sociali territoriali, per intraprendere l’avvio concreto della integrazione ospedale-territorio, il responsabile del servizio delle professioni sanitarie o altro dirigente infermieristico con comprovata esperienza nelle cure domiciliari. Ma non è finita qui perché si punta a rafforzare l’assistenza domiciliare integrata e a tal fine nasceranno sei Unità di continuità assistenziali a Reggio, Villa San Giovanni, Rosarno, Palmi, Siderno e Bovalino. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio