Maxi-inchiesta “Eureka”, alla sbarra a Reggio i presunti euro-narcos: 115 gli indagati I NOMI
Si apre domani l’udienza preliminare del procedimento scaturito dalla maxioperazione “Eureka”. Davanti al gup distrettuale di Reggio Calabria sono 115 gli indagati per i quali la Dda reggina, guidata da Giovanni Bombardieri, ha chiesto il rinvio a giudizio per associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione dedita al narcotraffico riciclaggio, favoreggiamento, procurata inosservanza di pena, trasferimento fraudolento di valori ed altro ancora. All’udienza, che si celebrerà nell’aula bunker di viale Calabria, potranno pendere parte ed eventualmente costituirsi parte civile le parti offese individuate nel Ministero dell’Interno, nella Regione Calabria e nel Comune di Bianco. L’indagine si è incentrata su alcuni soggetti ritenuti riconducibili un clan Nirta di San Luca attivo a Genk, in Belgio, dove, secondo l’accusa, tra l’altro, sarebbe stata dedita al narcotraffico a livello internazionale. Le attività dell’Arma sono state progressivamente estese a diverse “famiglie” di San Luca toccando pure la “locale di ‘ndrangheta” di Bianco, della quale sarebbero stati ricostruiti gli assetti interni, numerose condotte di acquisto di cospicue quantità di cocaina per il mercato locale (non concretizzatesi per mancanza di accordo con i fornitori), di detenzione e porto di armi da guerra rese clandestine, di reinvestimento di capitali illeciti in attività imprenditoriali sia in Italia che all’estero nei settori della ristorazione, del turismo e immobiliare.
Gli indagati
Lucio Aquino Massimo Ballone Antonio Stefano Bartolo Vincenzo Brandimarte Bartolo Bruzzaniti Domenico Bruzzaniti Leone Bruzzaniti Vincenzo Bruzzese Antonio Callipari Carmine Amedeo Cappelletti Nicolino Catananti Carmelo Condoluci Maurizio Costanzo Sebastian Costanzo Francesco Cristiano Saverio Cristiano Gennaro Crugliano Daniele Crugliano Giovanni De Luggo Michele Di Piano Carmelo Distefano Giovanni Falzea Rosario Falzea Giuseppe Ficara Pietro Fotia Bruno Galatà Vincenzo Galatà Benjamino Galluzzo Antonio Giampaolo (1994) Antonio Giampaolo (1983) Gianluca Giampaolo Giuseppe Giampaolo (feb. ‘00) Giuseppe Giampaolo (ago. ‘00) Sebastiano Giampaolo (1964) Sebastiano Giampaolo ( 1984) Bruno Giorgi Caterina Giorgi Domenico Giorgi (1987) Domenico Giorgi (1960) Francesco Giorgi (1987) Francesco Giorgi (1997) Giuseppe Giorgi (1990) Giuseppe Giorgi (1973) Salvatore Giorgi Sebastiano Giorgi (2001) Sebastiano Giorgi (1990) Vincenzo Giorgi Francesco Gligora Giuseppe Grillo Indrit Kolgjokaj Domenico Iannaci Vincenzo Larosa Valerio Leandro Filippo Leuzzi Antonio Mammoliti Domenico Mammoliti Francesco Mammoliti Giuseppe Mammoliti Sebastiano Mammoliti Antonio Maria Teresa Maria Giuseppe Micchia Antonio Minichino Domenico Antonio Mollica Leo Mollica Carmelo Morabito Antun Mrdeza Michele Murdaca Francesco Nesci Giovanni Nesci Antonio Nirta Francesco Nirta Giuseppe Nirta Marcello Nirta Stefano Nirta Nebojsa Obradovic Donato Oliverio Antonio Fausto Palumbo Carmelo Pelle Sebastiano Pelle Cosimo Pellicano Giuseppe Carmelo Pellicano Paolo Pellicano Francesco Perre (1961) Francesco Perre (1978) Paolo Perre Rocco Perre Francesco Perri Ivano Piperissa Vincenzo Porfida Chiara Procopio Pasquale Prossomariti Pietro Raschellà Antonio Reitano Antonio Romeo (1970) Antonio Romeo (1979) Domenico Romeo (1991) Domenico Romeo (1998) Sebastiano Romeo (1977) Sebastiano Romeo (mar. ‘97) Sebastiano Romeo (ago. ‘97) Daniele Ruggeri Rocco Rugnetta Giuseppe Scidone Santo Scipione Francesco Sculli Francesco Signati Nicolino Maria Spanò Giuseppe Staiti Francesco Strangio (1966) Francesco Strangio (1992) Sebastiano Strangio (1970) Sebastiano Strangio (1975) Gregorio Tassone Sebastiano Junior Utano Con riferimento al narcotraffico internazionale è emersa, secondo l’ipotesi investigativa, l’operatività di tre associazioni contigue alle maggiori consorterie del “Mandamento jonico” reggino, con basi operative in Calabria e ramificazioni in varie regioni italiane e all’estero. Importantissimo si è rivelato lo strumento delle Squadre investigative comuni che, anche grazie alla autorevolezza della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria in ambito europeo, ha consentito di svolgere contemporaneamente e in collegamento le indagini nei vari Paesi, con acquisizione in tempo reale degli elementi indiziari risultanti nelle distinte indagini. E infatti, in contemporanea all’operazione “Eureka” le autorità giudiziarie belghe e tedesche hanno dato esecuzione ad alcuni provvedimenti restrittivi a carico di ulteriori indagati per reati in materia di narcotraffico e riciclaggio. Nel medesimo ambito, a seguito di convergenze investigative tra l’indagine Eureka della Dda di Reggio Calabria e altre indagini delle Direzioni distrettuali antimafia di Genova e Milano, sempre grazie al puntuale coordinamento promosso dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, il Ros di Genova, la Dia di Genova e la Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito due ulteriori provvedimenti cautelari emessi rispettivamente dagli uffici gip dei Tribunali di Genova e Milano. Numerosi sono stati gli episodi di importazione via mare censiti (nei porti di Gioia Tauro, Anversa e Colonia), che hanno permesso di accertare che, tra maggio 2020 e gennaio 2022, sono stati movimentati oltre 6.000 kg di cocaina, dei quali più di 3.000 kg oggetto di sequestro: i flussi di denaro riconducibili alle compravendite dello stupefacente venivano gestiti da organizzazioni composte da soggetti di nazionalità straniere, specializzati nel “pick-up money” o da “spalloni” che spostavano denaro contante sul territorio europeo. Le movimentazioni di denaro hanno interessato Panama, Colombia, Brasile, Ecuador, Belgio e Olanda.