«Un Ponte già c'è, è quello della sinergia, della voglia di condividere il percorso comune per migliorare la mobilità dello Stretto». Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, sintetizza così l’incontro con il suo omologo Federico Basile a Palazzo Zanca.
Quaranta minuti di dialogo con i colonnelli delle rispettive giunte per programmare una reale conurbazione delle due città metropolitane dello Stretto. Quell’area integrata di cui si parla da sempre e che, da sempre, è rimasta solo una buona intenzione. E se le due comunità si devono davvero sentire unite da un unico programma, per prima cosa, devono potersi raggiungere. Ecco perchè al centro del confronto c’è stata la mobilità, quella che ogni giorno porta a movimentare almeno 5000 pendolari sullo Stretto ma che tiene ancora lontano da Messina un aeroporto come il Minniti.
«Le nuove rotte dell'aeroporto dello Stretto – ha detto Falcomatà –, specie le 5 internazionali, ci obbligano, da maggio, a fare in modo che i turisti che arriveranno conoscano le bellezze di Reggio Calabria e di Messina e del suo litorale. Ecco perché dobbiamo ragionare insieme in termini di accessibilità. L’aeroporto diventi davvero dello Stretto con, per esempio, il check in a Messina per accelerare le procedure. Quella della metropolitana dello Stretto – analizza il primo cittadino reggino – è un'ottima idea. È il primo importante sviluppo di un trasporto pubblico locale che valichi i confini di un comune e che punta ad avere orizzonti più ampi».
E a proposito della metropolitana del mare chiamata a collegare da Ganzirri a Tremestieri la costa messinese con almeno 5 “stazioni”, anche dal maxi progetto del Ponte emerge la possibilità che le infrastrutture galleggianti possano essere parte integrante della logistica di cantiere per lo spostamento dei materiali, in un uso promiscuo con il trasporto civile che, a quel punto, punterebbe anche verso Villa e Reggio.
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