Regge solo parzialmente davanti al Tribunale sezione “Misure di prevenzione” (presidente Natina Pratticò, giudici Giovanni Verardi e Jessica Merolla) il provvedimento di confisca del patrimonio ritenuto riconducibile all'imprenditore Antonino Fallanca ma formalmente intestato ai suoi familiari. Nello specifico rimangono sotto chiave dello Stato: il 20% del capitale sociale della “Fallanca Colori srl” (sottoscritta da una familiare); un'ulteriore quota pari al 15% della “Fallanca Colori srl” (sottoscritta da un diverso familiare); la quota pari al 45,99% di un immobile a Reggio città, la quota pari al 74,36% di un secondo immobile a Reggio città; la quota del 33,72% di un terzo immobile a Reggio città (tutti e tre acquistati da tre distinti familiari). Nell'ambito della medesima decisione i giudici hanno sottoposto lo stesso Antonino Fallanca alla misura della Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza per la durata di quattro anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale.
Parallelamente è stato disposto, tra altri beni, anche il dissequestro di un'altra significativa porzione di patrimonio con «restituzione immediata agli aventi diritto».
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