Nuovo atto intimidatorio contro l’imprenditrice rosarnese Patrizia Rodi. Ignoti hanno abbandonato rifiuti di ogni genere davanti al cancello della sua tenuta Badia che affaccia sulla contrada Olmelli, mentre altri rifiuti sono stati lasciati all’interno del terreno proprio in un punto dove passano in pochi. E nella stessa tenuta hanno divelto una sbarra di accesso. L’imprenditrice Rodi, che è anche vicepresidente della Camera di Commercio, ha presentato l’ennesima denuncia ai carabinieri della locale Stazione. Solo la settimana prima, la Rodi aveva sporto un’altra denuncia perché alcuni ignoti avevano distrutto due ulivi secolari all’interno del suo possedimento, sei ettari di terreno di ulivi, tra i più grandi della Piana di Rosarno. Un ulivo è stato tagliato mentre un altro è stato bruciato. Tutto è accaduto il giorno dopo la visita del prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, e del presidente della Camera di commercio Antonio Tramontana, della sua tenuta di contrada Badia. Con la loro presenza, sia il prefetto che il presidente della Camera di commercio hanno voluto dimostrare all’imprenditrice Rodi Morabito la loro massima attenzione contro ogni forma di sopruso e di illegalità. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio