Operazione “Gallicò”, uno dei filoni cruciali del complesso quadro d'accusa è stato confermato dal Tribunale della libertà. I Giudici del riesame hanno ribadito le contestazioni a carico di cinque indagati dell'indagine che ha ricostruito alcune delle pagine principali della recente fase di fibrillazione criminale vissuta nella popolosa frazione di Gallico: Mariano Domenico Corso (difeso dagli avvocati Stefano Priolo e Mario Santambrogio); Gabriele Corso (difeso dall'avvocato Stefano Priolo); Antonino Pensabene (difeso dall'avvocato Alberto Marrara); Pasquale Cartisano (difeso dall'avvocato Antonio Tripodi); Antonino Utano (difeso dagli avvocati Alba Nucera, Carlo Morace e Pierpaolo Albanese). Tra le principali direttrici d'accusa dell’indagine “Gallicò” l'esistenza dell'associazione mafiosa a Gallico e lo scontro intestino tra due fazioni criminali in contrapposizione. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio