Reggio

Mercoledì 04 Dicembre 2024

Ndrangheta e stupefacenti, sinergia tra clan reggini e campani

«I fatti ricostruiti per il tramite delle numerose captazioni e delle risultanze delle due diverse indagini provenienti dal GOA di Catanzaro e dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria che hanno disvelato i rapporti tra i gruppi campani e calabresi, la cooperazione tra loro e il reciproco sostegno nei traffici di stupefacente, hanno fatto comprendere nella loro cronologica successione l’evoluzione della vicenda in argomento». È quanto scrivono i giudici della Corte di Appello di Reggio Calabria nelle motivazioni della sentenza del troncone del giudizio ordinario seguito alla maxi operazione denominata “European ‘ndrangheta connection - Pollino”, con la quale sono state confermate 11 condanne per un totale di 141 anni di reclusione. Rispetto al primo grado la seconda sezione penale della Corte reggina ha assolto Carmelo Vincenzo Gerasolo, (difeso dall’avv. Guido Contestabile), e ha confermato le assoluzioni di Domenico Pelle (cl. 50) e Giuseppe Pelle, rigettando l’appello proposto nei loro confronti dalla Procura anche in merito all’assoluzione di Giovanni Giorgi dal reato associativo, laddove il Tribunale di Locri, in primo grado, aveva reputato insussistente un legame tra quest’ultimo imputato con la “cosca Pelle”. Per Giovanni Giorgi e altri imputati la Corte d’Appello ha rideterminato la pena, evidenziando una serie di prescrizioni ed esclusioni di aggravanti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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