Verso il processo i presunti responsabili dell’omicidio di Nino Morelli, il giovane rom rimasto ucciso nel pomeriggio dell’11 maggio 2023 per essere capitato nel momento sbagliato e nel posto sbagliato quando si stava consumando un violento scontro tra familiari davanti le palazzine dei rioni Marconi e Cusmano. Una vicenda che il 29 aprile, nel blindatissimo contesto dell'Aula bunker di viale Calabria, passerà al vaglio del Giudice dell'udienza preliminare Margherita Berardi. Quattro gli indagati, di cui due per il delitto: Damiano Bevilacqua che per gli inquirenti avrebbe materialmente sparato per uccidere, e Saverio Bevilacqua che avrebbe fatto da autista. Tra gli indagati anche Vito Morelli, il fratello della vittima, che quel giorno di inferno tra i rioni Marconi e Cusmano era agli arresti domiciliari, ma abbandonò il domicilio ed armato di pistola sarebbe uscito, secondo Procura e Squadra Mobile, con intenzioni bellicose. Tre i capi di imputazione detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di arma da sparo, evasione dagli arresti domiciliari e anche favoreggiamento all’autore dell'agguato ai danni del fratello. In concorso con Vito Morelli è indagata anche la moglie, Letizia Bevilacqua. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio