«Non è possibile che io sia qui»: è la sensazione di incredulità percepita dal giovane direttore d’orchestra gioiese Giuseppe Stillitano, appena entrato nell’enorme aula del Royal College of Music di Londra, la più prestigiosa istituzione per le arti e lo spettacolo a livello mondiale, presieduta da Re Carlo III d’Inghilterra, per sostenere, a fine gennaio, l’ultima delle prove per l’accesso a un master di due anni in direzione d’orchestra: un sogno che, da settembre, diventerà realtà visto che Giuseppe è risultato tra i due soli idonei su 160 partecipanti e, per di più, con una borsa di studio.
«Ho fatto richiesta d’ammissione autonomamente lo scorso ottobre – racconta il 26enne direttore gioiese – all’inizio ho dovuto inviare dei video in cui dirigevo e suonavo il pianoforte; poi, c’è stata un’ulteriore scrematura in cui ho dovuto dirigere a distanza e senza orchestra dei brani di Brahms e di un’ex compositrice del College, Lara Poe, quest’ultimo da studiare con un preavviso di soli due giorni. Infine, l’ultimo round che si divideva in due giorni durante i quali ho dovuto dirigere l’orchestra del Royal College nell’ultima Sinfonia di Mozart e sostenere un colloquio con i docenti».
Il suo amore per la musica nasce fra le mura domestiche: Giuseppe, da bambino, infatti, sentiva sempre cantare mamma in casa, ma è con il coro dei bambini della parrocchia e suonando l’organo in chiesa già a 7 anni che la musica gli entra nelle vene. «Per me – dice – fare musica tutt’oggi non è lavoro ma un piacere, non riuscirei a vivere senza».
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