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Terremoto in Calabria del 20 aprile 2024: le stime provvisorie e i tempi di localizzazione dell'INGV

Nella notte scorsa, alle 4:05 (ora italiana) del 20 aprile 2024, è avvenuto un terremoto di magnitudo 3.5 in Calabria meridionale, in provincia di Reggio. Il comune più vicino risulta Cittanova, un comune di 10000 abitanti. Il terremoto è stato avvertito nell’area epicentrale, ma non ha provocato danni. La magnitudo era ben al di sotto della soglia dei terremoti dannosi.

Usiamo questo evento per ricordare come funziona il nostro sistema di localizzazione ipocentrale e relativo calcolo della magnitudo.

Nel caso del terremoto di questa notte, il sistema di riconoscimento automatico ha identificato l’evento subito dopo la sua occorrenza e nel giro di due minuti ha fornito la prima stima affidabile dei parametri (figura a sinistra, indicata con AUTO 1). Come si vede, il terremoto è stato localizzato con i dati di molte delle stazioni sismiche calabresi della Rete Sismica Nazionale dell’INGV, alcune della Sicilia nord-orientale e anche alcune stazioni delle Isole Eolie. I risultati sono mostrati anche nella prima riga della tabella sotto. Alle ore 4:07 italiane questa informazione preliminare sull’evento è stata inviata al Dipartimento della Protezione Civile e resa nota al pubblico attraverso i canali social di INGVterremoti, Twitter/X e Facebook, l’App INGVterremoti (IOS e Android) e il portale dei terremoti in tempo reale terremoti.ingv.it, indicando una magnitudo stimata tra 3.3 e 3.8.

Nei due minuti successivi, le onde sismiche hanno raggiunto altre aree più distanti dall’epicentro e i nuovi parametri preliminari sono stati ricalcolati in modo automatico con più dati (mappa al centro e seconda riga della tabella sotto, indicata con AUTO 2*). In un caso del genere, quando la Rete Sismica copre bene l’area epicentrale, le differenze tra le sue soluzioni preliminari sono sempre contenute entro pochissimi chilometri.

Nel frattempo, i Turnisti Sismologi presenti nella Sala di Sorveglianza Sismica e Allerta Tsunami dell’INGV hanno rivisto i sismogrammi delle diverse stazioni che avevano registrato il terremoto, perfezionando l’individuazione del primo arrivo (il “picking”) delle onde P fatto dal sistema automatico di localizzazione e soprattutto “leggendo” le fasi S. Queste, soprattutto quelle rilevate vicino all’epicentro, sono importanti per vincolare la profondità ipocentrale. Nelle due soluzioni automatiche, infatti, il picking avviene solo sulle fasi P e ciò comporta una maggiore indeterminatezza nella stima del parametro profondità.

Come si vede nella figura sopra (riquadro di destra) i Turnisti Sismologi hanno rivisto i dati di oltre trenta stazioni sismiche in Calabria, Sicilia e fino al Cilento, a nord. La tabella sotto mostra il risultato della soluzione rivista: i parametri epicentrali sono rimasti quasi invariati, così come la magnitudo (3.5), mentre la profondità è stata individuata con accuratezza in 14 km. Il tempo impiegato per pubblicare la soluzione rivista è stato pari a circa 14 minuti.

Soluzione Tempo origine (ora ital.) Latitudine Longitudine Profondità
(km)
ML Orario calcolo Tempo dopo l’evento
Auto1 04:05:18 38:32 16.08 20 3.6 04:07 ~2’
Auto2 04:05:18 38:35 16.06 10 3.5 04:09 ~4’
Rivista 04:05:18 38:32 16.07 14 3.5 04:19 ~14’

 

Come accennato sopra, un caso del genere è facile da gestire, perché l’area interessata è ben coperta dalla Rete Sismica. In altri casi (epicentri in mare o in aree dove la Rete Sismica non ha una copertura ottimale (fortunatamente non ci sono molti casi di questo tipo in Italia), il lavoro dei Turnisti Sismologi è più complesso e il tempo per ottenere una soluzione rivista può essere maggiore.

Tutte le localizzazioni riviste hanno una pagina informativa sul portale dei terremoti in tempo reale terremoti.ingv.it.

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