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Condofuri, nessuno vuole la megavilla di Iaria

Deserta a Cuorgnè (Torino) l’asta sul bene confiscato al defunto presunto boss

La lussuosa villa del boss confiscata in Piemonte che nessuna associazione o ente no profit privato vuol prendere in gestione nonostante l’allettante offerta del Comune: 30 anni di utilizzo gratuito. Si tratta della mega villa confiscata al boss originario di Condofuri, Giovanni Iaria, deceduto nel 2013 a 65 anni, mentre nel carcere di Asti scontava una condanna a 7 anni e 4 mesi, in primo grado, per mafia.
Dopo tre “bandi pubblici” andati a vuoto per mancanza di domande, è saltato il banco anche al quarto tentativo. In questi giorni, infatti, la commissione nominata dal Comune piemontese ha dovuto prendere atto che le integrazioni richieste all’unica associazione che aveva partecipato al bando non sono arrivate.
Giovanni Iaria, negli anni ‘80 fu anche assessore del Comune di Cuorgnè, ovviamente prima del suo arresto e della condanna per associazione mafiosa. Da circa 10 anni la sua villa è in stato di abbandono e da quando è stata presa in carico dall’amministrazione comunale, questo è il quarto bando senza esito.

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