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L'infermiere trovato morto in garage a Melito Porto Salvo. Troppi i lati oscuri della vicenda

È stato trovato riverso sul pavimento del garage. Natale Praticò, 55 anni, infermiere in servizio al pronto soccorso dell’ospedale “Tiberio Evoli” era immobile e con una chiazza di sangue all’altezza del torace. A trovarlo è stato il cognato. L’allarme è scattato subito dopo, con la richiesta di intervento al “118”. Una volta giunto nell’abitazione alla periferia della cittadina, a Melito Porto Salvo, il personale sanitario non ha potuto fare altro che constare il decesso. A quel punto sono entrati in scena i carabinieri della locale compagnia, che hanno avviato le indagini.
Il fatto di cronaca si è verificato nella serata di lunedì. Secondo quanto emerso, Natale Praticò si trovava nel garage della sua abitazione. Quanto tempo via sia rimasto e cosa possa essere successo è un doppio mistero. Toccherà agli uomini dell’Arma cercare di rispondere. Da quanto si è potuto apprendere l’infermiere è stato trovato con una ferita d’arma da fuoco al petto. Sembra un colpo di fucile che, non è escluso, possa essersi sparato da solo (la scena è stata tenuta dagli inquirenti al riparo di occhi indiscreti e quindi non si ha notizia se sia stata ritrovata o meno un’arma).
Tanti sono ancora i lati oscuri di un episodio che ha scosso all’alba la cittadina melitese, dove Natale Praticò risiedeva e dove era conosciuto da tantissima gente. Il suo carattere gioviale che metteva in mostra anche quando era in servizio era un suo tratto distintivo, come la cortesia nell’interfacciarsi con pazienti e pubblico.
Tra i ciclisti amatori era un punto di riferimento. Le uscite in gruppo sulle strade dell’Area Grecanica e nei borghi dell’entroterra erano frequenti. Durante le sgambate il suo umorismo era contagioso. Spesso correva con la bandana in testa e neppure le condizioni meteo avverse frenavano la sua passione.
Amava anche andare in cerca di funghi. Non di rado le battute che effettuava sulle montagne del massiccio aspromontano, che conosceva come le sue tasche, si concludevano con raccolti lusinghieri e con tanto di foto ricordo, da postare sulla sua pagina social.
Una vita all’apparenza serena. Il dramma ha però attraversato la notte, gettando all’alba nello sconforto un intero nucleo familiare. Già dalle prime ore di ieri mattina è stato un fiorire di messaggi improntati alla commozione. La notizia di quanto successo all’amico infermiere ha fatto rapidamente il giro della cittadina per poi essere rimbalzata sui social. Colleghi di servizio o amici delle escursioni in bicicletta hanno espresso la loro incredulità per quanto avvenuto.
«Oggi è una giornata triste, perdiamo una persona, un professionista serio e umile, una persona disponibile o come si dice “una bella persona”. Melito Porto Salvo e i paesi limitrofi piangono la sua dipartita. Non ci sono parole per descriverti, il gruppo – ha scritto l’amministratore della pagina Facebook “Noi per voi tutti insieme” – si stringono nel dolore dei familiari. Caro Natale sarai sempre nel cuore di tutti noi, ma soprattutto ti ricorderemo come “l’infermiere ciclista”. Ciao, adesso sfreccia con la tua bici e la bandana tra le vie del cielo». Parole di chiarezza su quanto avvenuto si attendono adesso dagli inquirenti, il cui lavoro sta procedendo a pieno regime.

 

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