«La drammatica crisi della sanità nella “Città della Piana” è al massimo livello di saturazione e rischia di provocare pericolose proteste popolari, poiché la comunità da troppo tempo viene privata del diritto alla salute a causa di tagli e gravi inefficienze dei servizi essenziali di assistenza sanitaria». È netta la presa di posizione dell’associazione “Città della Piana”, che ha sede a Cittanova, nell’interesse del comprensorio pianigiano che abbraccia 33 Comuni sul tema della sanità pubblica, nel preannunciare «l’avvio di forme di vibrante protesta - se a breve scadenza non si vedranno risultati - che coinvolgeranno organizzazioni sociali, culturali e produttive. Verificheremo pure la sussistenza delle condizioni per ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo». Nel documento a firma del presidente dell’associazione Armando Foci e del responsabile del settore sanità del sodalizio, Mario Lucia, chiare e aspre risaltano le critiche: «La comunità non si rassegna a pagare pesantemente sulla propria pelle l’inadeguatezza di una politica che alimenta sprechi. La realizzazione del Nuovo Ospedale della Piana, sbandierato da ogni amministrazione di turno ormai da decenni, oltre a mostrare notevoli difficoltà logistiche e realizzative per evidenti errori commessi in passato, lascia intravedere una dilatoria volontà politica che non promette niente di buono». L’associazione pone poi l’accento sul fenomeno dell’emigrazione sanitaria «mostro insaziabile che crea ulteriore sofferenza nelle famiglie, che ingoia risorse regionali che hanno già superato la cifra di 300 milioni di euro annui. Ciò per l’impossibilità di curarsi sul posto, a causa delle interminabili liste di attesa che si dilatano sempre più negli anni, alle quali l’unico ospedale (Polistena) ancora funzionante sia pure con grandi difficoltà, non regge per le pressanti richieste di cure per patologie urgenti e gravi. La popolazione vive questi disagi constatando che anche la rappresentanza politica sta dimostrando di avere scarsa attenzione per il territorio e insufficiente capacità di individuare e risolvere i problemi». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio