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Reggio, sul Bergamotto Igp la Lega invoca chiarezza

Il commissario regionale dei salviniani Saccomanno auspica che arrivi presto il marchio di tutela

Dopo l’affollatissimo incontro a Brancaleone per spiegare la situazione e per cercare di riprendere il dovuto percorso dell’Igp intrapreso dai produttori di bergamotto, interviene il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno, che prende spunto dalla relazione del presidente del Comitato per l’Igp, Rosario Previtera, dalla quale è emersa una situazione aberrante.
Saccomanno pone la sua attenzione «nel momento in cui l’IGP ha ottenuto, in data 12.12.2023, l’approvazione del disciplinare da parte del Ministero dell’Agricoltura», e vorrebbe capire il motivo per cui «si è fatto di tutto per bloccare l’atto finale dell’assemblea e per completare il riconoscimento dell’IGP. E cosa dire poi – afferma Saccomanno – dello strano cambio di idea del direttore del dipartimento Agricoltura della Regione con una semplice lettera che non rispetta i canoni del diritto amministrativo? E, ancora, le fuorvianti e inveritiere affermazioni che la DOP sarebbe stata approvata in pochi mesi, quando invece bisogna ricominciare tutto da capo e, quindi, necessitano oltre 2 anni! Cui prodest? Le risposte potrebbero essere tante e, quindi, limitiamo queste a quelle più evidenti: il Consorzio, che opera da oltre 20 anni, non ha mai pensato alla DOP per la semplice ragione che ottiene importanti contribuzioni pubbliche e stabilisce il prezzo dell’essenza, obbligando, allo stato, gli agricoltori ad accettare importi che spesso non coprono nemmeno le spese anticipate; vi è un mercato dell’essenza che dinnanzi ad una possibile utilizzazione un certo quantitativo, invece smercia partite dieci volte superiori».

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