La soprintendente ad interim Maria Mallemace ha revocato il vincolo paesaggistico che incombeva su tutto il centro storico (e anche oltre) della città. Evidentemente il ricorso al Tar dei costruttori reggini, di tante associazioni produttive e, in ultimo, del Comune ha indotto la Soprintendenza a più miti consigli e l’ha fatta agire in autotutela ritirando il provvedimento dello scorso mese di marzo e rinviando la “vestizione” del vincolo a tempi migliori e dopo una sana concertazione con i vari attori presenti sul territorio.
La Soprintendenza è giunta alla revoca del vincolo «visto l’avviso di deposito e pubblicazione relativo all’approvazione del Piano Strutturale Comunale (P.S.C.); considerato il valore di tutela del territorio, che al Piano Strutturale Comunale compete, relativamente a un’area di riferimento coincidente con quella incisa dal procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico di cui all’oggetto avviato da quest’Amministrazione; valutata la necessità di meglio articolare l’estensione e la qualità della tutela paesaggistica sulla medesima area di interesse, avuto riguardo alle risoluzioni dell’ente comunale e alle imminenti prime applicazioni del suddetto Piano Strutturale Comunale».
Scontata la soddisfazione del sindaco Giuseppe Falcomatà e della sua Amministrazione comunale che «accolgono favorevolmente la decisione della Soprintendenza di revocare il vincolo di notevole interesse pubblico sull'area urbana consolidata denominata “Piano De Nava”.
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