Tonnellate di rifiuti abbandonati e poi dati alle fiamme. Uno scenario drammatico che fa dell'area di Mortara la terra dei fuochi della città dello Stretto. Una bomba ambientale attorno a cui ruotano anche delle inchieste giudiziarie, che il Comune ha finalmente deciso di rimuovere. L'ennesimo intervento di carattere straordinario dal costo di oltre 200 mila euro che l'Ente mette in campo per restituire decoro e pulizia. Operazione che Palazzo San Giorgio deve affidare ad un’impresa esterna, per via del caos scoppiato nel settore. Un'operazione necessaria in chiave di sicurezza e tutela di ambiente e salute, anche perché i roghi che addensano l'aria di diossina si sviluppano lungo la strada che conduce al mercato ortofrutticolo. Una lunga scia nera in cui si trova di tutto. Ancora una volta il Comune ci riprova, sono stati eseguiti svariati interventi di riqualificazione dell’area, senza però ottenere un risultato duraturo. Nonostante il continuo rinnovarsi di questo triste copione l'area continua a non essere nè delimitata ne sottoposta a videosorveglianza. Adesso dopo l’ennesima spesa che i cittadini onesti sono costretti a sobbarcarsi a causa di chi compie il reato di abbandono dei rifiuti, l’Ente dovrebbe puntare alla programmazione di nuovi strumenti capaci di arginare il fenomeno e non occuparsi solo dell’emergenza. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio