Il commissariamento del Parco d’Aspromonte è legittimo. Così ha deciso il Tar che, nella giornata di ieri, ha rigettato il ricorso presentato dall’ex presidente dell’ente Leo Autelitano. Quest’ultimo era stato deposto il 6 febbraio, quando il decreto del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto-Fratin aveva commissariato il Parco. Alla base del provvedimento evidenziata «la concessione di un nulla-osta per mobilità volontaria di 9 unità di personale su 20 dipendenti in organico», verso un’altra amministrazione «con conseguente limitazione della capacità assunzionale». Nel decreto ministeriale, inoltre, si evidenziava che «i predetti atti integrano violazioni di norme imperative poste a tutela dell’organizzazione dell’Ente parco e delle relative risorse finanziarie, a valere sulla complessiva spesa pubblica nonché a presidio della funzionalità dei pubblici uffici, nel rispetto dei principi di ottimale utilizzazione delle risorse umane e di razionalizzazione della spesa del personale in vista dell’efficienza dell’azione amministrativa...». Con lo stesso provvedimento era decaduto il consiglio direttivo e il presidente e veniva nominato Renato Carullo, già capo di gabinetto del Consiglio regionale della Calabria, commissario straordinario dell’Ente per sei mesi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria