Il cantiere è in piena attività. Si lavora per ristrutturare 92 delle oltre 500 cabine. Una lotta contro il tempo in cui però si parte già in ritardo. Un ritardo di anni che hanno trasformato lo storico stabilimento balneare in una ferita aperta nel cuore della città. Un pugno in mezzo a tanta bellezza. Sarà l’ultimo anno in cui uno dei siti chiave del Lungomare si propone in questo stato ai turisti? Il Comune da canto suo ribadisce l’impegno. Anche se in maniera parziale la struttura per l’estate 2024 sarà resa fruibile. Come ribadisce l’assessore Carmelo Romeo: «Stiamo seguendo passo passo l’avanzamento dei lavori del cantiere, diversi sopralluoghi con il sindaco e con l’assessore Costantino per verificare il rispetto del cronoprogramma da parte dell’impresa che sta eseguendo questo intervento da 1,5 milioni di euro. È stata quasi ultimata la piazzetta all’ingresso nelle immediate vicinanze della pedana che consente l’accesso alle persone con difficoltà a deambulare. Così come si sta realizzando la pavimentazione di questa parte della struttura. Sta procedendo la riqualificazione delle 92 cabine di questo intervento, stiamo aspettando che arrivino le porte». L’idea di fondo è quella di ultimare «entro metà giugno questa parte di intervento così da riaprire anche se in maniera parziale la struttura. Stiamo valutando quale soluzione tecnica adottare per delimitare in maniera decorosa e sicura l’area di cantiere». Ma c’è anche un altro elemento su cui l’Ente deve assumere e anche presto una decisione: chi si occuperà della gestione? Si procederà come negli anni precedenti all’affidamento all’esterno oppure si adotterà una soluzione “interna”? Una scelta che meriterebbe una risposta tempestiva visto che di tempo ormai non ce n’è più. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio