L’hanno portato in ospedale nel tentativo disperato di salvargli la vita. Ed hanno provato a farlo soccorrere dai primi medici che avrebbero incrociato (non sapevano che non avrebbero trovato il Pronto Soccorso?). Tutto inutile, tutto troppo tardi, tutto senza una logica.
Era già morto l'uomo accoltellato - qualcuno tra i presenti l’avrebbe indicativamente descritto come un 40enne di alta statura - che ieri mattina due, forse tre, suoi amici hanno condotto e poi tristemente abbandonato nel piazzale antistante l'ingresso degli ospedali Morelli, sul viale Europa. Forse si sono resi conto che l'uomo accoltellato non respirava più, forse speravano di restare nell'anonimato rispetto al sicuro arrivo di Polizia e Carabinieri, ma chi ha accompagnato il ferito, poi deceduto, è sparito con la stessa velocità con la quale era appena arrivato. Poche parole, miste ad urla scomposte, e l'escamotage di andare a recuperare i documenti del ferito e l’immediato rientro. In realtà era il modo per sparire nel nulla. Una fuga in piena regola. Chi ha ascoltato le poche parole pronunciate non ha dubbi: «Avevano accento siciliano, marcatamente siciliano».
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