Arrivano altre grane sul fronte delle concessioni balneari finite nel caos dopo gli ultimi interventi giudiziari e normativi in relazione alle proroghe automatiche disposte fino alla fine dell’anno. L’Autorità di Concorrenza e del Mercato interviene nuovamente sulla questione sui territori della riviera toscana e la decisione potrà avere effetti anche in riva allo Stretto perché l’orientamento è chiaro: pochi spazi per chi vuole investire, poca concorrenza e mancanza di gare. Tutto quello che pretende l’Europa.
E l’Antitrust riprende questi concetti: «Si ritiene di poter condividere le conclusioni cui sono pervenuti il giudice amministrativo nazionale e la Commissione europea, secondo cui è evidente l’attuale situazione di notevole scarsità (in alcuni casi inesistenza) che caratterizza le aree demaniali a disposizione dei nuovi operatori; situazione che è ancora più pronunciata se si considerano gli ambiti territoriali comunali o comunque si prendono come riferimento porzioni di costa ridotte».
Stessi concetti adottati dal Comune che ha deciso di procedere allineandosi alla maggioranza dei comuni italiani in questa situazione di caos.
Alla luce di questo provvedimento si rischia che Palazzo San Giorgio venga nuovamente bacchettato e sanzionato.
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