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‘Ndrangheta, la gelateria in Germania “riciclava” per i Sanluchesi

Due fratelli sono sotto processo a Dortmund. Era comparsa nell’inchiesta “Eureka”, collegata a un broker della droga vicino ai Nirta-Strangio

La rinomata gelateria tedesca avrebbe riciclato i soldi di un clan della ‘ndrangheta di San Luca, fungendo da rifugio e da base operativa del crimine organizzato calabrese. Del riciclaggio di ingenti somme di denaro dovranno rispondere ai giudici del Tribunale di Dortmund i tre reggini originari della Locride, tra cui due fratelli, dei quali però non sono state fornite le generalità, nel processo che ha preso il via in terra tedesca e che dovrebbe concludersi tra la fine di agosto e la prima metà di settembre.
Secondo quanto trapelato dalle indagini e sulla base di quanto riportato dalla stampa tedesca, i tre imputati avrebbero gestito una gelateria nel centro di Siegen, dove sarebbe stato accertato il riciclaggio di circa 400 mila euro della ‘ndrangheta, denaro proveniente da attività di narcotraffico. Le somme di denaro provenienti dall’attività della gelateria, sarebbero poi state successivamente trasferite in Italia, entrando così nel circuito economico legale.
La procura tedesca è, inoltre, convinta che la gelateria di Siegen “Al Teatro” fungesse da rifugio per la ‘ndrangheta in Renania Settentrionale-Vestfalia e ricercati vi avrebbero trovato regolarmente rifugio e lavoro. I tre giovani imputati hanno deciso di non rispondere alle accuse.

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