Verso la risoluzione contrattuale. Dopo mesi di stallo le vicende del Miramare potrebbero arrivare ad una svolta. L'idea di chiudere la pagina con la società che si è aggiudicata il bando per la realizzazione dei lavori di adeguamento e di gestione dell'immobile sembra ormai qualcosa in più di un ipotesi. Da tempo, troppo tempo si vive una situazione di immobilità.
Il progetto della riapertura dell’immobile si è cristallizata dopo i lavori di riqualificazione della parte esterna. La società che si è aggiudicata la gestione a seguito dell’interdittiva è stata affidata all’amministrazione giudiziaria del Tribunale che ha provveduto, grazie ai bonus alla realizzazione dei lavori della facciata. Ma occorre procedere anche alla ristrutturazione degli interni. Percorso dai costi elevati, (sarebbero necessari tra i 6 e gli 8 milioni di euro) che la società non ha portato avanti. Da quasi un anno tutto è fermo e non si hanno notizie rispetto alla possibilità di sbloccare questa paralisi. E così l'Ufficio legale di Palazzo San Giorgio ha scritto, senza ricevere risposta (le controdeduzioni pare non siano arrivate in termini utili) alla società per sollecitare e chiedere spiegazioni rispetto ai pesanti ritardi.
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