Lo stesso sindaco le aveva definite una «schifezza» tanto da decidere di fermare i lavori di ultimazione. Sulle piste ciclabili si è scatenata la bufera. L’intervento finanziato attraverso i fondi del PNRR che doveva promuovere la mobilità dolce si è trasformato nell’ennesimo pasticcio per l’amministrazione Falcomatà, che adesso dopo qualche mese ha dato disco verde alla “revisione” progettuale. La Giunta ha infatti approvato le varianti in corso d’opera del primo lotto di interventi. Quindici pagine di delibera e 36 allegati per cercare di rattoppare un mezzo disastro che ha portato allo stop dei lavori il 28 dicembre del 2023. Apre per area si definiscono i cambiamenti secondo un cronoprogramma che prevede tempi massimi di realizzazione di 89 giorni dalla data di “ripartenza”. Nella zona Pentimele l’amministrazione ha ritenuto di modificare le previsioni progettuali del progetto esecutivo per i tratti 1, 2, 3, 5 eliminando i tratti di corsia ciclabile in sede propria a doppio senso di marcia per introdurre due tracciati distinti a unico senso di marcia. Nel collegamento Porto-Università la contestuale realizzazione dell’intervento denominato “Bici in Città” e la presenza di tratti particolarmente dissestati nella parte bassa del viale della Libertà hanno portato ad elaborare una serie di modifiche del tracciato. Nella parte bassa del viale della Libertà sono presenti dei giunti di dilatazione obsoleti e fatiscenti la cui risoluzione, seppur prevista da un intervento in corso di progettazione, non sembra essere compatibile con le tempistiche realizzative del progetto. Il tracciato di Bici in Città consentirebbe di raggiungere due nodi intermodali (Stazione Lido e Porto) connettendo la rotatoria della piazza Mino Reitano con la zona universitaria.