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Assistenti educativi, scuola finita a Reggio ma mancano quattro stipendi

L’ultimo stipendio erogato risale al mese di febbraio. Poi il vuoto. Un silenzio interrotto solo da qualche rassicurazione arrivata da Palazzo San Giorgio, che però ha finito per trasformarsi in delusione. Anche questa volta. Gli assistenti educativi finiscono l’anno scolastico al “verde”. L’ennesimo ritardo che ferisce la dignità di questi lavoratori costretti a dover lesinare il diritto alla retribuzione. Non è una novità ma ogni anno in più in queste condizioni rappresenta una sconfitta per tutti. Un servizio che viene riconosciuto come indispensabile ma se da una parte viene apprezzato il ruolo determinante (favorire l’inserimento nell’ambito scolastico dei bambini disabili, dando forma ai diritti fondamentali come lo studio e l’educazione) dall’altro l’Ente non ha la forza economica di sostenere attraverso i propri fondi di bilancio l’attività. Così si utilizzano i fondi comunitari Poc, che però hanno un complicato sistema di rendicontazione e una “controindicazione” lungaggini nel sistema dei pagamenti. E così le attese si dilatano fino ad arrivare quasi da un anno scolastico all’altro. Anche stavolta i pasticci non mancano, prima si era detto che le risorse da Roma erano arrivate e che gli uffici della Ragioneria di Palazzo San Giorgio avrebbero provveduto presto a liquidare le fatture. Ora invece la versione è che il problema sia a Roma. Il dato è che gli oltre 160 operatori da quattro mesi aspettano la retribuzione.

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