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Villa San Giovanni, Caronte & Tourist: superare lo stallo per il terminal passeggeri

Lettera al ministero delle Infrastrutture su rimpallo competenze

«Chiediamo formalmente che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti individui con la massima urgenza di chi è la competenza sul progetto, disponendone l’esame da parte dell’Organo individuato». Questa la sostanza di una lunga e articolata nota indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Sicilia e Calabria (e per conoscenza all’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto; alle Prefetture di Reggio Calabria e di Messina; alla Regione Sicilia e alla Regione Calabria) con cui Caronte & Tourist accende per l’ennesima volta i riflettori sull'ormai annosa questione della certificazione antisismica del nuovo terminal sito nel porto di Villa San Giovanni, chiedendo che venga finalmente individuato «l'organo competente a provvedere» e denunciando «il paradossale corto circuito amministrativo» a causa del quale i passeggeri purtroppo continuano, in assenza di un terminal adeguato, ad attendere la partenza della nave esposti agli eventi atmosferici. Il 23 ottobre 2023 - si legge nella nota di C&T - la compagnia aveva chiesto all’AdSP dello Stretto l’autorizzazione a realizzare un progetto di adeguamento del terminal per consentire, tramite recinzioni e tornelli, l’accesso degli aventi titolo nel piazzale d’imbarco, nonché per l’installazione di due tensostrutture in acciaio, attrezzate con arredi e punti di connettività, destinate a sala d’attesa passeggeri. Al fine di avviare i lavori, il 26 gennaio del 2024 C&T ha depositato il progetto con i relativi allegati e ha chiesto al Provveditorato Interregionale per le Opere Marittime per la Calabria e all’AdSP dello Stretto, l’esame ai fini sismici delle tensostrutture. Ma a quel punto c'è stato un rimpallo di competenze tra i due organismi andato avanti fino ad oggi. Caronte & Touris denuncia la fase di stallo in cui si ritrova la procedura che, «se non tempestivamente risolta, comporterà ulteriori evitabili disagi ai passeggeri in attesa di imbarco a Villa San Giovanni, costretti ad attendere senza alcun riparo dagli eventi atmosferici» e chiede adesso al Ministero «un intervento che si spera chiarificatore e risolutivo».

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