Ieri pomeriggio Brancaleone si è fermata per dare l’ultimo saluto ad Antonio Simonetti, la moglie Domenica Palamara e la cognata Santina Palamara, tragicamente deceduti nell’incidente stradale di mercoledì scorso sulla Statale 106. Il lutto cittadino è stato proclamato dal sindaco Silvestro Garoffolo per il pomeriggio dalle 14 alle 18, orario dei funerali, interpretando, si legge nell’ordinanza, «il sentimento dell’intera comunità, colpita dalla drammatica notizia, che ha manifestato unanime desiderio di partecipazione a tale profondo dolore». Brancaleone ieri pomeriggio praticamente deserta e silenziosa, tutti gli edifici pubblici con la bandiera a mezz’asta e tutte le attività commerciali chiuse. L’intera comunità, e molte persone dai paesi limitrofi, si è ritrovata nella chiesa Maria SS Annunziata per i funerali fissati alle 16.30. Una folla che già da giovedì sera alle 19.30 era accorsa per l’arrivo delle salme e porgere il saluto nella camera ardente allestita in chiesa. La funzione è stata celebrata dal parroco don Ivan Iacopino e concelebrata da don Vladimiro Calvari della parrocchia S. Pietro Apostolo. L’omelia di don Ivan è stata toccante e partecipata ricordando la generosità di Antonio sempre disponibile per amici e familiari, la mitezza e dolcezza della moglie Domenica pronta a dedicare la propria vita ad accudire i genitori anziani e la sorella Santina nella sua disabilità, e soprattutto quest’ultima che nonostante fosse provata era sempre sorridente e sapeva trasmettere fiducia e speranza. A funzione conclusa l’uscita delle salme dalla chiesa è stata accompagnata da un forte e prolungato applauso da parte dei presenti, che si sono fermati a porgere le condoglianze ai familiari, tra i quali non era presente Giuseppe, figlio di Antonio e Domenica, unico sopravvissuto all’incidente, che è ancora ricoverato al Gom di Reggio, ma ufficialmente fuori pericolo.