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Porti e crociere a Reggio, dallo Stretto sinergie anche con Taranto

Le due Authority lavorano a un protocollo d’intesa. «Sin dalla nascita l’Adsp è impegnata a potenziare lo scalo di Reggio con un’intensa attività di promozione dei territori retrostanti»

Le prospettive di un porto turistico ci sono, ma finora i passi compiuti sono pochi. La strada è lunga per dare una vera identità allo scalo cittadino per anni rimasto un’entità astratta, quasi avulsa dal contesto cittadino con corse per i mezzi pesanti, lavorazione del cemento (oramai da anni terminata con contestuale rimozione delle vecchie cisterne) e una parte lasciata per le barche da diporto. Una serie di attività messe insieme che non hanno contribuito a fare di quell’invaso un vero porto. Qualche toccata di navi da crociera e poco altro.
Adesso c’è una novità importante perché l’Autorità di sistema portuale dello Stretto ha deciso di chiudere un accordo con quella del Mare Ionio e inserire Reggio – oltre ovviamente a Messina che spadroneggia nel traffico crocieristico sullo Stretto – in un circuito che vede protagonista anche la Puglia. Il porto di Taranto, infatti, dopo il crollo delle attività commerciali, è stato trasformato in un polo crocieristico, o meglio da anni si sta lavorando su questo obiettivo e adesso si vuole operare in conurbazione per sfruttare le potenzialità dell’area centrale del Mediterraneo con una unione tra i mari Ionio e Tirreno.
C’è un vero e proprio protocollo di intesa tra le due Authority: «È comune intento delle parti valorizzare le peculiarità del territorio, nonché i siti d’interesse archeologico, culturale e naturalistico presenti nei propri territori, conducendo ogni utile azione volta a promuovere i rispettivi porti crocieristici presso gli operatori della cruise industry internazionale. Ciò con l’obiettivo di accrescere le opportunità di inclusione degli stessi negli itinerari crocieristici e nei collegamenti marittimi del Mediterraneo, incrementando del pari l’attrattività dell’offerta turistica e culturale, nonché il potenziamento dei servizi offerti per la fruizione del patrimonio tangibile e intangibile dei territori coinvolti». E i mezzi ci sono perché le parti figurano entrambe quali membri di associazioni internazionali legate allo sviluppo del turismo crocieristico nell’area del Mediterraneo, in particolare MedCruise - The Association of Mediterranean Cruise Ports e Clia.

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