Locri, la morte del giovane appena dimesso dall'ospedale. Il parroco: «Ma si può finire così a 34 anni?»
Era stato dimesso dall’ospedale di Locri, poco dopo essere rientrato a casa è deceduto. È quanto avvenuto domenica scorsa a Locri dove Christian Guarnieri, 34 anni, è deceduto dopo essere stato visitato al Pronto Soccorso del nosocomio di contrada Verga per un malessere. Secondo quanto denunciato dai familiari il giovane, che lamentava dolori addominali, avrebbe atteso al Pronto Soccorso per diverse ore e dopo i controlli era stato rimandato a casa dove, dopo aver continuato a lamentarsi per le fitte, è morto. Nell’immediatezza i familiari del giovane Christian, molto conosciuto a Locri e nei paesi vicini anche per l’impegno nell’ambito del calcio locale, hanno denunciato l’accaduto ai Carabinieri che hanno avviato le indagini e contestualmente, con il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno proceduto al sequestro della salma che è stata poi trasferita all’ospedale di Reggio Calabria, in attesa dell’esame autoptico e poter risalire alla causa del decesso. Ai social i familiari e gli amici di Christian Guarnieri hanno affidato messaggi di cordoglio nei quali hanno ricordato le doti umane e l’animo gentile del giovane. A cominciare dall’A.C. Locri 1909 che ha annunciato «con profondo dispiacere, sgomento e tristezza la sospensione immediata di tutte le attività sportive». «Christian – scrive la società sportiva – figura di spicco e cuore pulsante del nostro club, ci ha lasciati troppo presto. Uomo buono, dolce, altruista, disponibile e di un’educazione immensa, ha dedicato la sua vita al Locri con una dedizione senza pari. Da magazziniere del Locri, da locrese o da semplice tifoso e cittadino, ha sempre messo il cuore in tutto ciò che faceva, dimostrando un’incredibile propensione al sacrificio e al servizio come atto d’amore verso la nostra squadra. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità. Christian non era solo un collaboratore esemplare, ma anche un amico fidato e un modello di integrità e passione per tutti noi. In segno di rispetto e per consentire a tutti di partecipare al lutto, tutte le attività sportive del club saranno sospese fino a data da destinarsi. Invitiamo tutti a unirsi a noi in questo momento di dolore e a ricordare Christian per la persona straordinaria che era. Riposa in pace, caro Christian. Il tuo spirito e il tuo esempio – conclude l’A.C. Locri – rimarranno per sempre nei nostri cuori».
La commozione di don Fabrizio, parroco della Cattedrale
Il povero Christian Guarnieri è stato ricordato descritto da don Fabrizio Cotardo, parroco della Cattedrale di Locri, con parole commosse ma anche molto dure: «Non tocca a me giudicare niente e nessuno. Non lo faccio e non lo farò. Sarà la giustizia a fare il suo corso, si cercherà di ristabilire la verità e, se ci sono, saranno evidenziate eventuali negligenze e individuati eventuali colpevoli. Ma si può morire a 34 anni in questo modo? Nel 2024? Comunque niente potrà restituire il tuo garbo, la tua gentilezza, il tuo sorriso ai tuoi genitori e a quanti hanno avuto il piacere di apprezzare le tue qualità». «Cristian – scrive ancora don Fabrizio – ora che vivi tra le braccia di Dio, consola quanti piangono per il tuo prematuro ritorno nella casa del Padre, intercedi per la pace delle loro vite affinché vengano abitate dalla speranza e visto che, certamente, sarai vicino al cuore di Dio, raccomandaci a Lui e, se puoi, ricordagli di guardare quaggiù, verso la nostra Locride e chiedigli di aiutarci a riscoprirci veramente e pienamente umani. In fondo, forse, è proprio quello che abbiamo perso. In fondo, forse, la tua vita sarebbe comunque giunta al termine. Però, forse, un po’ di umanità, di attenzione, di premura, ti avrebbero permesso di vivere le tue ultime ore in modo diverso. A-Dio carissimo Cristian. A-Dio! Il Risorto sia la tua consolazione».