L'area di cantiere è stata delimitata. I lavori sono pronti a partire. Come tradizione la stagione estiva viene salutata in riva allo Stretto dai lavori pubblici nelle aree chiave. Prende il via la riqualificazione del Lungomare Matteotti, quindi assetto viario rallentato, disagi per automobilisti, cittadini, bus e passeggeri. Ancora una volta la scelta della tempistica non pare dettata dal buonsenso. Certo la tabella di marcia impone tempi snelli, gli interventi di oltre 2,2, milioni di euro sono finanziati attraverso i fondi di Psc e Pnrr. Quindi il diktat è fare presto entro il 2026 l'opera deve essere ultimata. Ma è altrettanto vero che si sarebbe potuto approfittare dell'inverno, visto che la gara è stata aggiudicata nel mese di novembre.
Non solo. Con qualche accorgimento si sarebbero potuti limitare i disagi per i cittadini. L'area cantierizzata che abbraccia circa 500 metri (dalla villa Comunale fino all'altezza dell'istituto Piria) è infatti tutta delimitata, nessun tipo di passaggio è stato previsto. Un pedone che si trova sulla via Marina per arrivare dall'altra parte “scopre” di dover circumnavigare il cantiere. Quindi percorrere a piedi, con le temperature roventi e sotto il sole cocente tutto il perimetro. E poi c'è il capitolo trasporto pubblico. Le pensiline “incerottate” lascerebbero pensare che le fermate sono state soppresse. Ma i passeggeri lo scoprono dopo, visto che nessuno ha provveduto alla segnaletica necessaria in questi casi. Area che abbraccia le Terme Romane che rimangono chiuse alla fruizione. E la corsia riservata ai mezzi di soccorso? Quale direttrice è stata individuata in alternativa? Come si gestiscono i flussi?
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