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Villa, Pd perentorio: “Il Ponte è estraneo agli interessi del territorio”

«Il documento approvato in Consiglio comunale non è un documento “No Ponte”». Lo rimarca, rispetto a quanto prodotto dal civico consesso, il segretario del Partito Democratico locale, Enzo Musolino, sottolineandone però, al contempo, l’essenza alternativa all’attraversamento stabile. «Una visione di città frutto anche del lavoro storico del centrosinistra dello Stretto, con le infrastrutture davvero necessarie (il porto a sud innanzitutto)», mentre il Ponte, dice, è estraneo «agli interessi del territorio».
Musolino analizza inoltre il contenuto riferito alle opere preliminari e compensative cui «dovrebbe provvedere la “Stretto di Messina”, il ministro Salvini, prima, nel mentre e dopo la costruzione. È tutto legato al io. Se si fa, la “borsa” si allarga, se i Comuni si oppongono, la “borsa” si chiude»; in sintesi «o Ponte, o niente. Il documento – aggiunge – è stato approvato da tutti, sono condivise le priorità infrastrutturali a prescindere dal Ponte, ma siamo vincolati a decisioni e progetti sui quali non possiamo intervenire, le nostre “osservazioni” contano zero, ci è richiesto solo di dire sì senza un vero progetto definitivo approvato, con le prescrizioni tecniche inottemperate, una cantierizzazione “spezzatino”, che non regalerà “opere preliminari” ma nuovi ecomostri. Il Pd – conclude Musolino – è convinto che si debba fare altro, non ci si deve arrendere all’idea dell’ineluttabilità dell’opera».

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