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Locri, il processo a Marjan Jamali ruota intorno agli interpreti

La giovane passata da vittima a indagata dopo l’arrivo nella Locride. I testimoni in Tribunale: non parlavano il farsi

L’avvocato Giancarlo Liberati discute con alcuni componenti del comitato “Free Marjan Jamali”

Nessuno degli interpreti che hanno partecipato alle fasi iniziali e ai successivi approfondimenti investigativi relativi allo sbarco avvenuto a Roccella Jonica il 23 ottobre 2023 parlava la lingua farsi, quella della giovane iraniana Marjan Jamali, imputata davanti al tribunale collegiale di Locri insieme a Babai Amir per aver avuto un asserito ruolo nell’arrivo in Italia di 102 migranti. Il dato è emerso nel corso dell’udienza che si è svolta ieri pomeriggio quando, a seguito delle domande degli avvocati Giancarlo Liberati, difensore della 29enne Jamali, e Carlo Bolognino, in difesa del 32enne Babai, gli investigatori chiamati a deporre hanno confermato che di essere certi che gli imputati avevano avuto piena contezza della lingua parlata dagli interpreti. Un fattore, quello della non certezza del dialogo, che rappresenta un motivo importante per la tesi difensiva, specialmente per la posizione della giovane Marjan che non avrebbe potuto comprendere al meglio quanto stava accadendo quando è passata da vittima a indagata e, quindi, arrestata e portata nella casa circondariale di Locri. In quei medesimi frangenti il figlio, che prima le era stato accanto, si era addormentato sulle scale di un presidio del porto di Roccella da dove, da lì a poco, sarebbe stato portato presso un rifugio e poi in una casa famiglia.
I difensori, in particolare, l’avv. Giancarlo Liberati, hanno puntato molto sulla questione della nazionalità degli interpreti che hanno operato accanto agli inquirenti, così come ci si è concentrati sull’esame del contenuto dei telefoni cellulari sequestrati dopo lo sbarco, cercando di comprendere se e come si è proceduto per accertarne il contenuto, specie con riferimento alla galleria delle foto, al fine di individuare la presenza di scatti utili per dimostrare l’estraneità dei degli imputati dalle accuse mosse a loro carico.

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