Oggi uno step fondamentale dell’iter che porterà il III lotto della Gallico-Gambarie a essere fruibile dal pubblico. Dalle 6 di questa mattina è in corso la quarta sessione di prove di carico finalizzate al collaudo statico di tre dei nove viadotti dell’infrastruttura: il tratto principale da Mulini di Calanna fino alla zona Ciarro, al confine fra i comuni di Sant’Alessio e Santo Stefano. Due di questi ponti sono ubicati nel tratto finale che allunga l’infrastruttura fino allo svincolo di Podargoni, per un complessivo di circa 2,5 Km pari al 43% dell’intera lunghezza. Fra questi spicca il viadotto S. Alessio con i suoi 1.110 metri. Il progetto complessivamente ha uno sviluppo di 5.660 metri, di cui 5.059 m nel tratto oggi interessato, più altri 601 metri che arrivano fino allo svincolo di Podargoni, praticamente a meno di 2,5 km da Santo Stefano. Quest’ultimo tratto, aggiuntivo rispetto al progetto avviato all’appalto dalla Città Metropolitana, è conseguenza di offerta tecnica migliorativa da parte dell’esecutore Avr Spa, quindi riguarda una sorta di estensione senza oneri per il pubblico, che ha consentito di avvicinarsi ancora di più verso Gambarre eliminando una serie di pericolosi tornanti (oggi parte della SS.184 gestita da Anas). I due viadotti di quest’ultimo tratto sono in avanzata fase di costruzione, con le strutture in cemento armato di base già complete e assemblaggio degli impalcati in acciaio già in corso, da varare entro un paio di mesi. Nel complesso, dopo il cantiere del Megalotto 3 della SS. 106, si tratta del più grande cantiere attivo in Calabria: lungo il suo tracciato si apprezzano diffuse opere di mitigazione ambientale destinate a verde pubblico, con ricollocazione degli ulivi interessati dalle opere e numerose nuove aree piantumazioni compensative.