Il processo sul cimitero degli orrori di Cittanova inizierà l’11 ottobre prossimo, quando davanti al collegio del Tribunale di Palmi compariranno i 53 imputati che sono stati rinviati a giudizio dal gup al termine dell’udienza preliminare. Escono dal procedimento in quattro: Mario Tramontana, che aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. Il gup ha accolto la richiesta di condanna a 1 anno e quattro mesi che era stata formulata dal pm nella scorsa udienza. A questa posizione si sommano quelle di due ex medici dell’Asp finiti nel procedimento “Aeternum” e che hanno deciso di patteggiare. Si tratta di Antonio Russo, condannato a 2 anni, e Antonio Cirillo a 1 anno e quattro mesi. Infine, è stato prosciolto Gabriele Serafino Fusco. Il gup ha accolto la costituzione di parte civile di due privati, dell’Asp di Reggio Calabria e del Comune di Cittanova. L’inchiesta “Aeternum”, coordinata dalla procura di Palmi, avrebbe fatto luce sulla presunta gestione “parallela” del cimitero di Cittanova Un’inchiesta lampo, quella dei carabinieri, che aveva portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare per 12 persone. Tutte, però, sono state scarcerate e rimesse in libertà. Secondo l’accusa, il cimitero di Cittanova era gestito per anni in maniera parallela, soprattutto da alcuni impiegati, come se fosse un affare privato.