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Reggio, ecco il piano per il verde di pregio

Un’appendice del più articolato progetto per la Villa Comunale e il Lungomare Falcomatà. Il censimento degli esemplari che caratterizzano il paesaggio e l’identità della città. L’analisi fa emergere le criticità tra potature e punteruolo rosso

Un piano per tutelare le aree verdi di pregio del territorio. Una serie di azioni con cui fermare i crolli e gli abbattimenti degli alberi secolari che rappresentano il tratto identitario del paesaggio della città. Mentre i tecnici che si sono aggiudicati il bando per la stesura del piano di gestione del verde urbano stanno lavorando alacremente al documento che dovrà essere sottoposto agli organi di governo per l’approvazione, si è avvertita la necessità di avere delle indicazioni sulle aree di particolare pregio. Da questa premessa nasce una sorta di appendice del piano generale, un documento che riguarda la Villa Comunale e il Lungomare Falcomatà, due siti del cuore che contano esemplari secolari, grandi spettatori della storia dell’ultimo secolo di Reggio. Una priorità d’intervento che prevede azioni fino al 2025. Il piano è stato elaborato partendo dallo stato dell’arte. Il censimento arboreo ha messo in luce una consistenza del patrimonio verde di pregio pari a 22700 metri quadri di superficie a verde, 707 alberi (vivi) di cui 332 esemplari presso la Villa Comunale e 375 all’interno della località lungomare Falcomatà per un totale di 84 generi e 110 specie diverse. In concomitanza al censimento degli esemplari arborei è stato eseguito il censimento del verde orizzontale di tutta l’area tramite il disegno delle aiuole e delle superfici di radicazione delle piante.

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